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Correzione Pectus Excavatum
Il Pectus Excavatum è una deformità della parete toracica che si presenta con una concavità della parete anteriore che coinvolge lo sterno e le coste. La malformazione su base genetica, che interessa l'1‰ della popolazione, spesso è associata a disturbi funzionali cardiaci e respiratori. Inoltre causa rilevanti problemi estetici e psicologici che ostacolano la vita di relazione dei giovani pazienti. Si possono manifestare diversi gradi di deformità da forme appena visibili, fino a quadri estremi in cui lo spazio tra sterno e colonna vertebrale non è più ampio di alcuni centimetri. In queste forme estreme abbiamo un limitato sviluppo degli organi toracici con ripercussione sulle normali funzioni cardiache e respiratorie. La causa di questa alterazione non è conosciuta, quello che sappiamo è che si determina una eccessiva crescita delle cartilagini costali che spinge lo sterno verso l'interno del torace. Molto spesso questa alterazione si associa ad anomalie muscolo scheletriche, come la sindrome di Marfan (anomalia congenita del tessuto connettivo) o Sindrome di Poland.
La soluzione è l'intervento chirurgico con riposizionamento dello sterno e delle cartilagini costali.
La tecnica chirurgica standard di correzione, universalmente impiegata da anni, consiste nella resezione di almeno quattro o cinque segmenti delle cartilagini costali bilateralmente e la sezione trasversale dello sterno, seguiti dall'applicazione temporanea di una barra metallica retrosternale (Sternocondroplastica). L'intervento richiede un'incisione mediana o trasversale sottomammaria bilaterale. La degenza è di circa dieci giorni.
Da alcuni anni si è diffusa per i pazienti pediatrici una tecnica di correzione mini-invasiva videoassistita basata esclusivamente sull'impianto di un particolare tipo di barra retrosternale, opportunamente sagomata per ciascun paziente, senza la resezione della parete toracica né la sezione dello sterno. L'intervento, ideato dal dott. Nuss, viene eseguito mediante due incisioni chirurgiche di pochi centimetri in regione ascellare media. L'esperienza chirurgica è fondata su centinaia di casi, con buoni risultati. In tempi recenti è stato poi impiegato anche per giovani e adulti, con uguale efficacia.
I vantaggi di questa metodica innovativa sono evidenti:
- Limitato trauma chirurgico per la tecnica endoscopica mini-invasiva, con piccole incisioni laterali;
- Riduzione della durata dell'intervento, del dolore postoperatorio, e accorciamento della degenza;
- Più rapida ripresa delle attività.
L'U.O. di Chirurgia Toracica esegue dal 1974 numerosi interventi per la correzione del P.E. con tecniche chirurgiche classiche ogni anno. Dal settembre 2005 si attua la correzione del pectus excavatum in pazienti selezionati con metodica endoscopica mininvasiva. L’intervento si esegue in anestesia generale e intubazione a doppio lume. Attraverso due piccole incisioni ascellari, una per lato, si inserisce in sede retrosternale, con controllo toracoscopico, una barra opportunamente sagomata per ciascun paziente, senza resezioni della parete; non si posizionano drenaggi pleurici. Il dispositivo metallico si rimuove dopo circa tre-quattro anni. La durata media della degenza postoperatoria è di 6,5 giorni. Non si sono riscontrati decessi né complicanze maggiori. Il risultato estetico immediato e nel follow up è stato buono. La tecnica miniinvasiva videoassistita di correzione del PE sec. Nuss è efficace anche oltre l'età pediatrica. L'intervento comporta molti vantaggi rispetto all’intervento tradizionale: minore trauma, minore durata dell'intervento e della degenza, due piccole cicatrici in sede ascellare, con vantaggi estetici. Il paziente riprende gradualmente le sue normali attività, comprese quelle sportive. La nuova tecnica richiede una adeguata esperienza di chirurgia toracica videoassistita.