L’UO di Neuroanestesia e Neurorianimazione è nata il 3 maggio 2007; si trova nel Policlinico Satellite degli Spedali Civili di Brescia e comprende 4 posti letto dotati di ventilatore artificiale e monitoraggio completo. É una struttura ad alta specializzazione che, in linea con alcuni tra i maggiori ospedali lombardi – Niguarda, Policlinico di Milano, San Raffaele, Bergamo, Monza – è dedicata al trattamento delle malattie acute e gravi del sistema centrale e periferico. I dati disponibili nella letteratura internazionale confermano l’impatto positivo di tali Unità sulla prognosi finale del paziente neuroleso (1-5), in particolare nei pazienti con trauma cranico grave (6-10).
Il trauma cranico grave e moderato, l’emorragia cerebrale, lo stroke ischemico, le infezioni e le sindromi demielinizzanti acute del sistema nervoso centrale, il coma dopo l’arresto cardiaco, lo stato di male epilettico, il coma da causa metabolica, l’idrocefalo, lo stato critico post-operatorio dopo interventi neurochirurgici maggiori, il trauma vertebro-midollare, il tetano, la sindrome di Guillain-Barré, le neuropatie e miopatie che causano insufficienza respiratoria acuta e la miastenia grave sono le condizioni patologiche di più frequente riscontro.
L' UO di Neuroanestesia e Neurorianimazione ha avviato in via sperimentale un outreach team per la valutazione precoce di pazienti ad elevata complessità ricoverati presso la Clinica Neurologica, la Neurologia Vascolare (Stroke Unit) e la Clinica Neurochirurgia del Dipartimento di Scienze Neurologiche.
Aree di eccellenza sono la diagnosi e il trattamento della critical illness myopathy and neuropathy (CRIMYNE) e dell'insufficienza respiratoria neuromuscolare acuta, del trauma cranico grave, dell'emorragia subaracnoidea e dell'idrocefalo; la diagnosi dei disturbi acuti e complessi della coscienza, i neuromonitoraggi.
Oltre agli aspetti clinici, la Neuroanestesia e Neurorianimazione è impegnata nel campo della ricerca clinica, etica e della evidence-based medicine in collaborazione con i maggiori gruppi di ricerca in Italia e all'estero.
Le ricerche più importanti sono pubblicate su riviste scientifiche internazionali e possono essere identificate in PubMed (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/) digitando il cognome di uno dei componenti dell'équipe.