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  • ASST Spedali Civili di Brescia
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Radioterapia - Attività di brachiterapia
Responsabile:
Fernando Barbera
Coordinatore:
Alessandra Bragaglio
telefono
030 399.6645
telefono segreteria
fax segreteria
030 399.5049
ubicazione
Ingresso Ospedale Centrale: scala 5 – piano 2°
prestazioni e servizi
 

La brachiterapia è una attività peculiare e superspecialistica praticata in genere in Centri di Radioterapia fornitori di “terziary care“: si basa sull’impiego di sorgenti radioattive sigillate introdotte o poste a diretto contatto di tessuti neoplastici in pazienti portatori di tumori maligni, con finalità radicale, palliativa e sintomatica.

Presso la Struttura viene  praticata la brachiterapia in varie modalità tecniche:

  • brachiterapia endocavitaria ed endoluminale con proiettore di cariche “remote after-loading” ad alto rateo di dose (HDR);
  • brachiterapia interstiziale con proiettore di cariche “remote after-loading” ad alto rateo di dose (HDR);
  • brachiterapia interstiziale con tecniche manuali “after-loading” a basso rateo di dose (LDR).

Percorso del paziente

Dal punto di vista del percorso diagnostico-terapeutico, il paziente è visitato preliminarmente dal medico brachiterapista responsabile del trattamento, che valuterà le indicazioni allo stesso e la sua fattibilità clinica in base a diversi parametri (dalla natura, sede, caratteristiche della neoplasia, alle condizioni cliniche generali del paziente, alla possibilità di realizzare una corretta tecnica di brachiterapia al fine di ottenere una adeguata distribuzione della dose utile ai volumi di riferimento).
Il “percorso”  del paziente presso la struttura, nella maggior parte dei casi, prevede  una prima tappa di “accettazione” che consiste nell’esecuzione di tutti gli esami ematici necessari alla corretta valutazione globale, nella misurazione dei parametri vitali di interesse, nella esecuzione di eventuali accertamenti diagnostici radiologici o strumentali e, se del caso, nella consulenza con specialisti coinvolti a vario titolo nell’iter del paziente (chirurghi, urologi, ginecologi, pneumologi ....).
Il paziente, preliminarmente, esprime (e sottoscrive) un consenso informato al trattamento brachiterapico che fa esplicito riferimento alle possibili alternative terapeutiche.
Alla esecuzione del trattamento brachiterapico concorrono il Medico radioterapista, il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica (TSRM) ed il personale infermieristico di supporto. Medico brachiterapista e Fisici collaborano, quindi, nello studio della esatta distribuzione della dose al bersaglio o target ed agli organi critici  con strumenti  di calcolo sofisticati che consentono nel singolo caso di delineare con  accuratezza il rapporto costi/benefici del trattamento e di verificare la pratica attuazione del principio di giustificazione.
Al termine del trattamento, il paziente, una volta dimesso, viene inserito nel programma di “follow up” adeguato per la patologia di cui è portatore.

AREE DI ECCELLENZA

Brachiterapia interstiziale
Consiste nella infissione di preparati radioattivi variamente conformati (aghi, fili, semi) direttamente nel contesto dei tessuti tumorali. Permette di somministrare dosi elevate in volumi ristretti. La brachiterapia interstiziale trova le sue principali indicazioni  nella patologia maligna della prostata, nelle neoplasie del distretto ORL, nei tumori della mammella.

L’applicazione dei vettori costituisce un vero e proprio atto chirurgico, che si esegue per lo più in anestesia locale e che richiede il rispetto delle abituali norme di asepsi e antisepsi. La durata di un trattamento brachiterapico interstiziale dipende dall’attività, dal numero delle sorgenti, dal volume irradiato e ovviamente dalla dose che si vuole somministrare.
E’ indispensabile il ricovero del paziente, non solo per motivi protezionistici ed assistenziali, ma anche per un continuo ed adeguato controllo della posizione dei preparati. La maggior parte dei trattamenti brachiterapici interstiziali si conclude con la rimozione ed il recupero dei preparati radioattivi dopo il tempo previsto; in alternativa esiste l’impiego di sorgenti a lento decadimento che vengono definitivamente posizionate nei tessuti e possono essere utilizzate in sedi di più difficile accesso (prostata).

Brachiterapia endocavitaria ed endoluminale
Consiste nell’introduzione di preparati radioattivi contenuti in speciali applicatori, o in apparecchi modellati, all’interno di cavità naturali, patologiche od operatorie. Anche questa modalità, quando l’indicazione è posta correttamente e la tecnica è rigorosa, rappresenta una delle armi più efficaci di cui dispone il radioterapista. Trova applicazione soprattutto in campo ginecologico: neoplasie dell’endometrio, della cervice uterina, della vagina. Altrettanto interessante è l’impiego in tumori dell’esofago, dei grossi bronchi,  dell’ano e del retto.Recentemente tale metodica è utilizzata anche nelle stenosi post-trapianto dei grossi bronchi.
L’applicazione viene eseguita mediante introduzione preventiva di applicatori non radioattivi. Il caricamento avviene successivamente trasferendo le sorgenti nell’applicatore senza intervento manuale diretto e quindi senza esposizione del personale che può eseguire l’operazione da lontano (remote-loading).
Il tempo di trattamento varia a seconda della metodica e della attività dell’isotopo utilizzato; è, comunque, indispensabile la degenza in stanze adeguatamente protette ed il continuo controllo e monitoraggio da parte del personale di assistenza. Tutto ciò rende necessaria la presenza di personale tecnico particolarmente addestrato e di un piccolo laboratorio convenientemente attrezzato.

struttura reparto
 

La struttura fa parte del Dipartimento di Oncologia Clinica ed è stata recentemente completamente ristrutturata. La nuova struttura è composta da una sala operatoria, 4 camere di degenza con bagno personale, dotate di opportune schermature murarie  e con sistema di controllo dei degenti mediante video,  una sala visite, una farmacia, un bagno assistito, un salotto per relax, cucina, studio medico e spazio per il personale infermieristico; tutti gli ambienti sono condizionati e dotati delle più moderne impiantistiche ed arredi.
Le prestazioni brachiterapiche vengono erogate, a seconda dei casi e su giudizio del medico responsabile, sia in regime di ricovero ordinario che in regime ambulatoriale.

Sono disponibili le seguenti apparecchiature e sorgenti:

  • Proiettore di cariche “Microselectron” (Nucletron) contenente sorgente di Iridio 192 HDR;
  • Sistema di calcolo in 3D “VARISEED“ (Varian) per la brachiterapia prostatica;
  • Sistema di calcolo in 3D "Oncentra Brachytherapy"
  • Sorgenti sigillate di iodio 125 per la brachiterapia prostatica;
  • Impianto radiologico digitale  “C – arm“ (Siemens);
  • Apparecchiatura ecografica (B – K medical).
aggiornato martedì 26 luglio 2016
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